Condividi

Apicoltura urbana

Condividi

Su queste pagine abbiamo già avuto modo di parlare sulla drammatica situazione in cui versano le api, le cui popolazioni hanno subito perdite in Europa e in tutto il mondo (Salviamo le api!, Alveari urbani).

Le principali associazioni ambientaliste si sono mobilitate e hanno promosso iniziative a favore delle api e degli altri impollinatori. Questa situazione è fonte di grave preoccupazione, perché gli impollinatori sono parte integrante di ogni ecosistema sano. Senza di loro, si assisterebbe al declino e all’eventuale estinzione di molte specie vegetali e degli organismi che da loro dipendono, con gravi implicazioni ecologiche, sociali ed economiche.

In questa occasione segnaliamo la terza edizione del progetto Bee Korian, che promuove il benessere dell’anziano e il confronto intergenerazionale, grazie alle api, nato dalla collaborazione con ApicolturaUrbana.it , che porta le arnie in quattro RSA sul territorio nazionale: in Lazio a Villa Sacra Famiglia di Roma e a Villa Carla ad Aprilia (LT), in Piemonte all’RSA Mazzarello di Torino e in Veneto all’Istituto Padre Pio di Tarzo.

Bee Korian è un’iniziativa che nasce dal desiderio di tutelare le api, insetti fondamentali nel nostro ecosistema, non solo perché si occupano dell’impollinazione, ma anche perché, essendo sensibili alle modificazioni ambientali, fungono da bioindicatori, segnalando, attraverso il loro comportamento e stato di salute, le condizioni dell’ambiente circostante. Per questo, ogni struttura coinvolta nel progetto ha installato due arnie, in grado di accogliere circa 120.000 api.

Il progetto ha un duplice valore: da un lato rappresenta una tutela reale alla biodiversità, creando uno spazio per le api dove prima non c’era e generando una grande opportunità di sensibilizzazione, e dall’altro rappresenta un’occasione alternativa ed emozionante per gli ospiti delle strutture e per le scuole di quartiere, che saranno coinvolte in iniziative educational sul mondo delle api e della tutela dell’ambiente. Grazie alle due precedenti edizioni, infatti, si è osservato come le arnie delle api siano diventate un vero e proprio riferimento per i residenti delle strutture, che si recano spesso durante la giornata presso le postazioni, per accertarsi delle condizioni delle api. Un piccolo gesto che emoziona e che può cambiare la giornata a molti.

Bee Korian, che andrà avanti fino a ottobre, anche in base alle condizioni metereologiche – si struttura in momenti diversi. Inizialmente gli ospiti saranno invitati a partecipare a sedute didattiche a distanza di sicurezza per conoscere meglio le api e il loro mondo.

A fine stagione ci sarà una piccola produzione di miele, che verrà anche studiata per individuare, attraverso i pollini, quali fiori hanno visitato le api. Un aspetto molto interessante che consentirà anche di stimare, in base alla tipologia e alla percentuale di piante visitate, il livello di CO2 abbattuta con il progetto. Secondo le analisi commissionate da Apicoluturaurbana.it al CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, dall’edizione 2023 – a livello nazionale – è emerso che 480.000 api hanno visitato 54.118 piante, 240.000.000 fiori e 195.857 tra alberi e colture al giorno: l’attività delle api e la loro presenza hanno permesso di abbattere 1.357.523 kg di CO2, equivalente al traffico annuale di 761 auto.

A conclusione di Bee Korian, in autunno, i ragazzi delle scuole di quartiere saranno inoltre coinvolti in un concorso che prevede la realizzazione dell’etichetta delle confezioni del miele: un’attività a cui potranno partecipare anche gli ospiti delle strutture, per un ulteriore confronto dinamico e costruttivo tra generazioni.

Risultati nazionali edizione 2023 commissionati da Apicolturaurbana.it al CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria

 

Torna in alto