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Motoruota

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La motoruota, anche detta monoruota a motore, è un motoveicolo con una sola ruota, generalmente adibito al trasporto del solo conducente.

Derivata dalla monoruota mediante l’applicazione di un propulsore a quel tipo di velocipede, la prima motoruota della quale si abbia notizia certa fu realizzata nel 1903 e presentata al Salone dell’automobile di Torino del 1904, dall’azienda milanese Garavaglia.
Si trattava di una motoruota del diametro esterno di 200 cm, con dentatura interna del tipo a cremagliera e intelaiatura per reggere il sedile, il volante e il motore a 4 tempi che trasmetteva il moto, con cinghia e puleggia, a un pignone inserito nella cremagliera.
Alcuni storici del motorismo, tuttavia, ipotizzano che la “Monoruota Garavaglia” fosse mossa da un propulsore a vapore.

Venti anni dopo, l’eredità di Garavaglia fu raccolta dall’elettricista ed agente di polizia Davide Cislaghi, un inventore milanese che, dopo aver costruito e ampiamente collaudato il prototipo, il 26 novembre 1922 depositò in Italia il brevetto per la “Motoruota e veicoli a più ruote senza perno”, la quale anticipava di oltre 60 anni la “ruota senza mozzo” di Franco Sbarro, che sollevò grande sensazione al Salone di Ginevra del 1989. Nel 1924 il brevetto veniva depositato anche in Francia.
Cislaghi presentò la sua motoruota alla Fiera Campionaria di Milano, il 12 aprile 1923, con l’intento di trovare un finanziatore per proseguire lo sviluppo del veicolo e procede alla sua commercializzazione. La motoruota esposta era del diametro di 145 cm ed era mossa da un motore a due tempi di 175 cm3 e cambio a tre velocità, dotata di sedile e di manubrio con sole funzioni d’appoggio, dato che le curve venivano eseguite inclinando il motoveicolo.

EV360: è questo il nome del progetto condotto da un team di ricercatori della Duke University che punta a ottenere un primato del mondo. Il gruppo, composto da ex ingegneri Tesla e attuali ingegneri di SpaceX, cerca di infrangere il record del mondo per quanto riguarda la velocità massima raggiungibile con veicoli di tipo motoruota/monowheel. Il precedente tentativo, previsto per la primavera, è stato rimandato a causa della pandemia da COVID-19: per entrare nel Guinness dei primati questa speciale motoruota completamente elettrica deve superare i 117 Km/h.

EV360 è alimentato da un motore elettrico con potenza continua di 11 kW (14,75 CV) e 23 kW (31 CV) di picco. Questo motore è progettato per spingere il monowheel a oltre 112 km/h. Si tratta di un progetto, infatti, totalmente orientato alla velocità, e non adatto alle lunghe distanze, e quindi presenta una batteria ai polimeri di litio da 72V/22 Ah piuttosto piccola con 1,58 kWh di capacità. Procedendo a 32 km/h, secondo il team, la batteria in questione garantisce un’autonomia di 14,5 chilometri.

Una delle principali difficoltà nella gestione dei veicoli della categoria è mantenere la direzionalità del mezzo e, in particolare, evitare che il conducente segua il moto della ruota invece di restare ancorato al sedile. Il veicolo, infatti, ha una superficie a contatto con l’asfalto solamente di 6,5 centimetri quadrati, decisamente insufficiente per garantire che il conducente abbia completa discrezionalità sulla direzione. A bassa velocità, infatti, si trascina delicatamente o si tocca un fianco del veicolo per regolarne l’orientamento, e dopo, superati i 24 Km/h, il raggio di sterzata si riduce considerevolmente.

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