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Direttiva RoHS

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SVOLGERE LE PROPRIE ATTIVITÀ IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA ROHS

Le direttive dell’Unione Europea limitano l’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche da più di un decennio. Originariamente pubblicata nel 2002, la direttiva UE 2002/95/CE (nota anche come Direttiva RoHS) limita l’uso di sostanze chimiche quali piombo, cadmio, mercurio e cromo esavalente, così come i ritardanti di fiamma bifenili polibromurati (PBB) e i difenili polibromurati eteri (PBDE) e gli ftalati. Ai sensi della direttiva RoHS, i produttori sono tenuti a sostituire queste sostanze chimiche nei loro prodotti con alternative meno pericolose.

COS’È LA NUOVA DIRETTIVA ROHS?

Nel 2002, l’Unione europea ha introdotto il concetto di RoHS – la restrizione sull’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE). La direttiva 2002/95/CE, entrata in vigore dal luglio 2006, richiede di dimostrare la conformità con le sei sostanze soggette a restrizioni: cadmio, cromo (VI), piombo, mercurio, bifenili polibromurati (PBB) ed eteri di difenile polibromurato (PBDE) e gli ftalati.

Dal 3 gennaio 2013, la direttiva 2011/65/UE, detta anche RoHS 2, ha sostituito la direttiva 2002/95/CE. Oltre a estendere il campo delle sostanze soggette a restrizione e a chiarire alcune definizioni, RoHS 2 è ora anche una direttiva per la marcatura CE. Quest’ultima è uno dei primi regolamenti che integra il nuovo quadro legislativo (NLF) per la commercializzazione dei prodotti in Europa e che stabilisce gli obblighi per tutti gli operatori della catena di fornitura. Inoltre, la nuova direttiva garantisce che le sostanze soggette a restrizioni aggiunte alla Direttiva RoHS 2 siano coerenti con altre normative per la limitazione all’uso di sostanze chimiche come il REACH.

  • I REQUISITI DELLA ROHS 2

Nel 2015, la direttiva delegata UE 2015/863 – RoHS 3, ha introdotto quattro nuove sostanze estremamente preoccupanti (già incluse in candidate list del regolamento REACH) alla lista di sostanze regolamentate nell’Allegato II della RoHS 2. Le 4 sostanze che si aggiungono ai metalli e ritardanti di fiamma sono:

  • Ftalato di bis(2-etilesile) DEHP: 0.1%
  • Benzilbutilftalato (BBP): 0.1%
  • Dibutilftalato (DBP): 0.1%
  • Diisobutilftalato (DIBP): 0.1%

Ci teniamo a precisare :

La Direttiva RoHS è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall’inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive) adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea. Tale normativa impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

È collegata strettamente con la direttiva sulla rottamazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (o RAEE o WEEE, dall’inglese “Waste of electric and electronic equipment “) 2002/96/CE che regola l’accumulazione, il riciclaggio e il recupero per le apparecchiature elettriche e fa parte di un’iniziativa di legge per risolvere il problema dell’enorme quantitativo di rifiuti generati dalle apparecchiature elettroniche obsolete. RAEE in italiano sta per “rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche” o anche diffusa con il nome inglese. Su molte apparecchiature infatti si possono trovare i marchi RAEE o WEEE che indicano però la stessa normativa.

La RoHS si applica ai prodotti costruiti o importati nell’Unione europea. Ogni stato membro della Comunità europea deve “recepire” la direttiva, cioè adottare proprie politiche di applicazione, usando la direttiva come guida. Di conseguenza, ci potrebbero essere versioni differenti della legge quanti sono gli stati della CE.

 

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