L’angolo cieco è quindi una porzione di spazio dietro alla propria vettura caratterizzato dal fatto che quanto un altro veicolo la sorpassa si troverà in una zona, per un breve periodo di tempo, che risulta temporaneamente invisibile negli specchi retrovisori.
Il problema dei punti ciechi dei suv è particolarmente grave negli Stati Uniti, dove suv e pickup sono mediamente ancora più grandi di quelli europei, ma è un problema che esiste anche in Europa. Qui sotto il confronto della visibilità anteriore di alcuni modelli americani (qualcuno dei quali distribuito anche in Europa):
Ovviamente ci sono ulteriori punti ciechi anche lateralmente e posteriormente. Inoltre, parlando in generale, esiste un fattore psicologico-percettivo che rende suv e pickup più pericolosi rispetto a utilitarie, berline e station wagon: guidare seduti più in alto rende la percezione della velocità meno sensibile, ovvero chi guida seduto in alto, come in un suv o su un furgone, ha la sensazione di andare più lentamente rispetto ad andare alla stessa velocità su un’utilitaria.
Analisi incidente Brescia:
I giornalisti di cronaca quando raccontano gli incidenti stradali tendono a minimizzare le responsabilità degli automobilisti, e ad esorcizzare l’intrinseca pericolosità delle automobili. Qui alcuni articoli esemplari.
L’agenzia Ansa:
- Vittima protagonista nel titolo
- Investita ma non si sa da chi nel titolo
- Descrizione dell’incidente come una fatalitàimprevedibile (‘È stata una questione di una frazione di secondo’)
- Attenuanti per l’automobilista (‘Una manovra a velocità molto ridotta all’interno di un parcheggio. Forse a causa del sole [!!!], forse per il cambio automatico della vettura coinvolta.’)
- Conclusione dell’articolo con contestualizzazione con altri incidenti dalle cause misteriose (‘motociclista che avrebbe compiuto il giorno successivo 26 anni’, ‘diciassettenne finito contro un muro’)
Nessuna riflessione sulla pericolosità dei suv, che hanno la nota caratteristica di offrire una cattiva visibilità in manovra, nascondendo alla vista dell’automobilista eventuali bambini nelle vicinanze dell’auto, né sull’opportunità di concedere facilmente i rinnovi della patente alle persone anziane.
Un’incidente in un parcheggio in cui viene uccisa una bambina e ferita una persona adulta dovrebbe essere un incidente da ritiro della patente per almeno dieci o venti anni, ovvero a vita nel caso di una persona anziana. È molto probabile che una persona che uccide qualcuno facendo manovra in parcheggio forse non possa essere considerata in grado di guidare l’auto con sicurezza.
Qui l’articolo di Sky TG 24:
- Vittima protagonista nel titolo
- Nessuna informazione sulla dinamica
- Accento sulle foto (ovvero qualcuno ha avuto il tempo e il modo di fare una serie di foto, ma non di approfondire la dinamica dell’incidente, né intervistare testimoni o l’automobilista alla guida dell’auto investitrice).